Marocco Caravan In Tour

Abbandonatevi al fascino di questo paese, qui l'ombra è luce, il deserto è oasi, cielo e mare si fondono in un unico azzurro, un'armonia di contrasti dove i colori prendono il sopravvento. Il Marocco è fatto di sensazioni nuove, profumi e sapori misteriosi. In Marocco i colori dipingono la vita, preparano la festa. Il Marocco è una terra affascinante e misteriosa, un mosaico di emozioni che si susseguono lungo il percorso di questo tour avvincente. Si parte da Tangeri il porto sul Mediterraneo, per scendere passando da Casablanca, la capitale economica del Paese, resa celebre da grandi pellicole del passato e si prosegue alla scoperta delle celebri città imperiali. Rabat, Meknes, Fes, Marrakech, gioielli di architettura araba, tra medine, mura fortificate e mercati tradizionali. Città incantevoli, divenute nel tempo patrimonio di tutta l'umanità. Ma il Marocco è anche altro: deserto e dune, cascate, oasi rigogliose ed incredibili canyon. In Marocco il tempo non ha valore, per questo seguite solo il ritmo delle vostre emozioni per vivere una vacanza da sogno.

TRASPORTO

Camper

DURATA

(giorni/notti)

27/26

ACCONTO

(a persona)

500 €

GUIDA

Accompagnatore Locale

NAZIONI COPERTE

Marocco

DATE

QUESTO VIAGGIO E' SCADUTO
Guida Esperta
Adatto Bambini
Guida Smart
Livello Camminatore
Livello Camper
Livello Anziani
Livello Treccking
Legenda Difficolta'
Livello Facile
Livello Intermedio
Livello Difficile
Livello Esperto

Giorno 1

 

Giorno 1: Tangeri

Incontro con gli equipaggi che giungeranno in solitaria e sistemazione dei mezzi nel camping. Con la guida ufficiale si procederà ad una passeggiata per ammirare le bellezze della medina che conserva la sua architettura mediterranea. I colori del Marocco cominceranno a mostrarsi per condurci pian piano in questa terra d'Africa incantata

Giorno 2

 

Giorno 2: ░ Grotte d'Ercole ░ Assilah

Partenza per un breve tragitto, subito fuori Tangeri, a 14 chilometri ad ovest della città, nell’area chiamata Cap Spartel, si trovano le Grotte di Ercole le più grandi dell'Africa, luogo di grande bellezza e di importanza archeologica dove si racconta che Ercole è stato prigioniero. Ripartiti da questo suggestivo sito si raggiungerà Asilah con la sua medina bianca dove sistemati i mezzi proprio sotto le mura e dove si trascorrerà la notte si andrà in visita della cittadina con le sue coloratissime ceramiche

TAPPE GIORNO 2

GROTTE D'ERCOLE

Le Grotte di Ercole sono diventate il sito geografico più attraente per il turismo nazionale ed internazionale in Marocco. Grotta più grande dell’Africa, le Grotte di Ercole hanno una storia che risale al 2500 a.C. secondo quanto ci racconta la mitologia antica, che la descrive come la dimora del potente Hercules, conosciuto per la sua lotta contro i pirati del mare. L’emozionante scoperta della grotta ebbe luogo nel 1906. Il tunnel sotterraneo si estende per una lunghezza di 30 chilometri e la natura ha scolpito nella roccia una cavità che sorveglia l’Oceano Atlantico, non lontano dallo Stretto di Gibilterra, il luogo in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano. Le grotte sono una cavità che suscita un senso di smarrimento e di avventura. Appena si entra sembra di essere accolti in una casa fornita di aria condizionata naturale, generata dai movimenti delle maree, dai venti e dalle onde che si infrangono sulla roccia.Una bellissima finestra, o un dipinto che la natura ha scolpito con millenni di lavoro, le conferisce un carattere distintivo che riporta all’immagine della cartina geografica del continente africano, con il suoi colori sgargianti e la sua continua evoluzione. In quest’atmosfera la mente viaggia fino a tornare all’epoca della figura mitologica di Ercole. Molte infatti sono le storie che ruotano intorno a queste grotte ed al suo eroe. Una di queste racconta che l’Europa e l’Africa un tempo facessero parte dello stesso continente e questa regione separasse il Mare Romano, il mar Mediterraneo (n.d.r. in arabo”mar del mezzo”), dal Mar delle Tenebre, l’Oceano Atlantico. La storia narra che Atlante, figlio di Nettuno, avesse tre figlie che vivevano in un boschetto dove il padre pose una mela d’oro custodita da un mostro. Il prode Ercole sconfisse il mostro in battaglia, ma al termine di essa per la rabbia egli colpi con un pugno la montagna facendola crollare e unendo le acque verdi dell’Oceano Atlantico con le acque azzurre del Mediterraneo, separando l’Europa e l’Africa. Un’altra versione della storia viene raccontata narra che “Ercole era prigioniero nelle grotte ed un giorno provando a creare una via d’uscita con un pugno creò lo spacco che dopo millenni ci appare con la forma della cartina africana. L’impatto del pugno causò la rottura della placca terrestre portano alla nascita dei due continenti, l’Europa e l’Africa. Questo è quello che ci tramandano i nostri genitori ed i nostri nonni. Segno dell’importanza e dell’attaccamento che la popolazione di Tangeri ha per questo luogo”. La posizione strategica delle Grotte ha fatto di Tangeri, città il cui nome deriva dal nome di Tanjas, splendida moglie dell’eroico Ercole, città di passaggio per i commerci tra Mediterraneo ed Oceano Atlantico; nonché meta d’obbligo per tutti i turisti che vengono in Marocco, grazie anche alla sua commistione di natura, cultura e storia. Gli zoccoli dei cavalli romani, fenici, cartaginesi ed arabi hanno calpestato il suolo di questa città che ancora oggi ha preservato il suo ruolo di luogo di incontro delle idee, continuando ad accogliere artisti che qui hanno trovato il luogo adatto alle loro creazioni. Ibn Battuta è stato il più famoso viaggiatore arabo, ed era nato a Tangeri nel 1304. Un buon portavoce per la sua città nei suoi viaggi in giro per il mondo.

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ASILAH

Asilah (Assilah) o Arsila è un paese non molto grande (25.000 abitanti) che si ubica a 46 Km da Tangeri, lungo la costa atlantica settentrionale marocchina, poco più a nord di Larache (vedi anche Spiagge, Archeologia e Mercati tra Asilah e Larache). È un paese cui economia oggi si basa notevolmente sul turismo e come Chefchaouen mantiene un’immagine e una marca turistica molto ben conservata.Asilah, infatti, si divide principalmente in due zone principali: la Medina e la “periferia“. Queste due zone, la prima molto più turistica della seconda, sono delimitate dalla muraglia e dalle porte d’accesso: Porta del Mare (dove poter parcheggiare) e Porta di Terra.La Medina è il quartiere tradizionale delle città del Marocco, in questo caso le bellissime e curatissime case bianche e azzurre spesso sono affittate a turisti stranieri, i quali possono sì godere della fantastica architettura, ma troveranno poche testimonianze della vita quotidiana marocchina.La Medina di Asilah, nonostante il grande sfruttamento turistico estivo, merita di essere vista. Oltre all’intricata rete di viuzze e case bianche, sono di rilevanza turistica: l’antica torre di sorveglianza El Kamra, il centro congressi Hassan II e il palazzo di Raissouni.La classica escursione ad Asilah contempla sicuramente la visita ad un baluardo della muraglia che si estende verso il mare e che sovrasta il cimitero. Da questo punto si avrà, da un lato, l’incredibile vista della Medina affacciata all’oceano, e dall’altro, le bellissime spiagge di sabbia e roccia che circondano la cittadina.Sorprendentemente, anche la street art caratterizza la Medina di Asilah. Tra le varie case dall’architettura tradizionale, infatti, spuntano numerose belle opere di street art che cambiano ogni anno. Ogni estate, infatti, Asilah ospita un importante festival culturale nella quale diversi artisti “ridipingono” questo museo all’area aperta.

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Giorno 3

 

Giorno 3: ░ Rabat ░ Mohammedia

Si raggiunge Rabat la capitale del Marocco per visitare con guida il mausoleo di Mohammed V, la torre di Hassan II°, la kasbah degli Oudayas con giardini e la porta del vento, i resti della necropoli di Chellah, ultima dimora dei sovrani della dinastia dei Merinidi. Dopo il pranzo una sosta per degustare un thè con pasticceria locale al belvedere da dove è possibile ammirare la città di Salè, l’Oceano Atlantico, a seguire visita della medina. Trasferimento al Camping a Mohammedia dove tra sabbia fine, mare e dell'ottimo pesce. Questi saranno i 3 ottimi motivi per trascorrere la serata in questa località turistica balneare

TAPPE GIORNO 3

Rabat Necropoli Chellah

Alla periferia di Rabat si trovano i resti della necropoli di Chellah, ultima dimora dei sovrani della dinastia dei Merinidi. Protetta da mura imponenti e sormontata da un minareto in pietra, tanto da ricordare una Medina, all’interno della Chellah si trovano anche le rovine dell’antica città romana di Sala, risalente al 200 a. C., di cui sopravvivono un arco di trionfo e le terme. Nei giardini si trovano le elaborate tombe medievali. Il periodo migliore per visitare i giardini di Chellah è la primavera quando i fiori inondano letteralmente l’area.

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RABAT MAUSOLEO MOHAMED V

Rabat riesce a coniugare un’atmosfera cosmopolita con elementi storici e architettonici di grande interesse. Collocata tra il mare ed il fiume, la Medina di Rabat è piccola ma presenta dei bei edifici bianchi ed è ricca di caffè e negozi di artigianato marocchino tra cui meritano una sosta quelli di tappeti berberi e di tessuti. Per accedere alla città vecchia si oltrepassa le porte Bab El Alou e Bab El Had che fendono la cinta muraria del XII secolo, fino alla Kasbah degli Oudaïa e alla Moschea di Makki. La porta Bab Oudaia è famosa per il suo arco composto da 3 modelli differenti mentre la porta Bab Rouah, conosciuta anche con il nome di Porta dei Venti, colpisce per la maestosità dei suoi 28 metri di lunghezza, 12 di altezza e 27 di profondità. Il viale Hassan II separa la città nuova della Medina. La torre di Hassan faceva parte di una grande moschea costruita a partire del 1195 e distrutta dal terremoto del 1755. Non lontano si trova il Mausoleo di Mohammed V, decorato finemente con pietra lavorata e piastrelle di ceramica. Il Museo Archeologico di Rabat è probabilmente il più importante del suo tipo in Marocco. Le collezioni comprendono reperti che risalgono al Paleolitico e al Neolitico: particolarmente interessanti sono le sculture di bronzo di epoca preromana.

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MOHAMMEDIA

Mohammedia a metà strda tra Rabat e Casablanca è una città turistica che comprende un club di golf e tennis, casinò e molte altre attività. Inoltre, la gente lo chiama ma0dinate lwouroude wa riyada che significa "città dei fiori e dello sport". Nell'ultimo decennio, le spiagge di Mohammedia "Sablet & Mimosa" hanno attratto molti turisti locali, da Casablanca e dalle città vicine. Sablet e Mimosa sono in fase di sviluppo, costruendo nuovi condomini per la spiaggia, ville, oltre a maggiori investimenti in piccole imprese che creano più posti di lavoro. La vita notturna è una grande esperienza di cui far parte, tra cui diversi caffè, ristoranti, club e una passerella.

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Giorno 4

 

Giorno 4: ░ Casablanca ░ El Jadida

Ritorno a Casablanca, il punto di partenza di questo suggestivo Tour per una visita guidata della Moschea più bella del paese, la Moschea di Hassan II°, il secondo luogo di culto al mondo per grandezza. Al suo interno vedremo degli intarsi su legno di cedro di pregevole bellezza e marmi di Carrara. Passegiata con i camper lungo la Cornice, così come in Marocco chiamano il lungomare per raggiungere il luogo dove poter osservare la Moschea lato mare e scattare una foto ricordo di gruppo

TAPPE GIORNO 4

Casablanca

La Moschea di Hassan II è senza ombra di dubbio il monumento più significativo di Casablanca. La città è la più grande del regno con i suoi oltre 3 milioni di abitanti, ed è considerata la capitale economica del Marocco. É una città in continua evoluzione caratterizzata, come molte città del Marocco, da forti contrasti: una moderna architettura urbana e locali d’ispirazione occidentale convivono con l’anima più tradizionale e conservatrice della medina. La costruzione della moschea La maestosa Moschea di Hassan II, è stata inaugurata nel 1993 dopo sei anni di intenso lavoro. É seconda per grandezza alla Moschea della Mecca, e questo capolavoro dell’architettura è stato progettato dall’architetto francese Micheal Pinseau, che si è ispirato al verso del Corano “il trono di Dio fu costruito sull’acqua” e ha immaginato la struttura come un immenso vascello; l’edificio si sviluppa infatti sull’Oceano Atlantico e occupa una superficie di 80.000 metri quadrati. Qui tutto è maestoso, dalle gigantesche porte di ingresso, agli archi, dallo spazio per i fedeli (che può accogliere 25.000 persone) al minareto che spicca nel panorama di Casablanca con i suoi 210 metri di altezza. Per la Moschea sono stati utilizzati materiali pregiati provenienti da ogni parte del Marocco e dall’Italia: il marmo di Carrara per il mirhab, la nicchia che indica la direzione della preghiera, l’onice, il marmo di Agadir e il granito di Tafraut, per gli incantevoli mosaici del pavimento, il cedro policromo che decora gli imponenti soffitti e il vetro di Murano per gli spettacolari lampadari alti 15 metri. In questa struttura gli elementi tradizionali della cultura marocchina vengono esaltati da aggiunte moderne e innovative; il soffitto all’interno è retrattile e il pavimento è interamente riscaldato, inoltre, dalla sommità del minareto, due fasci di luce laser sono indirizzati verso la Mecca. É l’unica moschea del regno aperta ai non musulmani

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EL JADIDA

Lungo la costa atlantica, a 90 chilometri a sud di Casablanca, si trova El-Jadida, una città costiera fortificata costruita nel 1506 dai portoghesi e dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. I 4 bastioni di El-Jadida, originariamente erano 5, racchiudono alcuni edifici meravigliosi e sorprendenti tra cui la Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita in stile tardo gotico. Il bastione dell’Angelo offre una bella vista sulla città, il porto e il mare mentre il bastione di San Sebastiano conserva la cappella dell’Inquisizione e non lontano si trova la cisterna portoghese, una sala sotterranea di oltre mille metri quadrati, costruita nel 1514 come magazzino e trasformata poi in riserva idrica, sostenuta da cinque file di colonne. A El-Jadida si trova anche un minareto a forma pentagonale, unico al mondo nel suo genere.

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Giorno 5

 

Giorno 5 ░ Essaouira ░

Tappa da 250 Km per raggiungere Essaouria città dei surfisti famosa soprattutto per a sua sensazionale Medina sul mare iscritta nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dopo aver visitato la bianca Mediana si raggingerà il camping in città per trascorrere la notte

TAPPE GIORNO 5

ESSAOUIRA

Lungo la costa atlantica del Marocco, a ovest di Marrakech, si trova la città di Essaouria famosa soprattutto per a sua sensazionale Medina sul mare iscritta nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La fortezza, i muri bianchi e cangianti, la rilassatezza dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane, rendono questa città unica e dal sapore europeo: nel 1756 i francesi ne fecero un perfetto esempio di architettura militare e la arricchirono con mura, torri, bastioni e porte riuscendo a coniugare perfettamente la cultura arabo-musulmana con quella d’oltre mare. Essaouria, originariamente chiamata Mogador, cioè piccola fortezza, è da sempre un importante porto che collega il Marocco con il resto dell’Africa e dell’Europa. Questa città portuale fortificata della metà del 18° secolo, dalla forte influenza europea in un contesto nordafricano, è semplicemente meravigliosa e una meta obbligata delle vostre vacanze in Marocco. Le coste di Essaouria sono spazzate durante quasi tutto l’anno dalle brezze oceaniche e molti sono i surfisti e gli amanti del windsurf che la raggiungono per volteggiare sul pelo dell’acqua a largo della costa. Consigliamo ai turisti di visitare il mercato del pesce e di osservare il lavoro dei pescatori e dei commercianti. I negozi vendono splendidi prodotti di artigianato locale come ad esempio prodotti in legno di tuia, vestiti ricamati e tappeti. Essaouira è la destinazione ideale per un soggiorno all’insegna di storia, arte e avventura.

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Giorno 6

 

Giorno 6: ░ AGADIR

La che ci condurrà ad Agadir sarà un susseguirsi di attrattive, da oasi a bananeti particolari, produttori e rivendite di olio d'Argan, a spettacolari scenari naturali. Agadir città turistica amata e visitata soprattutto per la sua spiaggia mozzafiato

TAPPE GIORNO 6

AGADIR

Agadir è la capitale della regione di Sous Massa Draa e si trova lungo la costa occidentale. Bagnata dall’oceano Atlantico, nel corso degli anni è diventata la principale località marittima del Marocco meridionale. Agadir è moderna e apprezzata soprattutto per la sua spiaggia, lunga oltre 10 chilometri, l’ambiente rilassato e la grande ospitalità dei suoi cittadini. Sabbia, mare, sole, fanno di questa città ricostruita e ridisegnata quasi interamente in seguito al forte terremoto che la distrusse nel 1960, un bellissimo resort verdeggiante e di lusso. Le sue coste sabbiose, la sua città e le dozzine di alberghi rappresentano una grande attrazione turistica per i tantissimi visitatori europei, e non solo, durante i mesi invernali. La città è circondata da quartieri residenziali ma il lungomare è la vera ricchezza: la lunga spiaggia di sabbia è bagnata da acque pulitissime e baciata dal sole durante quasi tutto l’anno

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Giorno 7

 

Giorno 7: ░ TIZNIT ░ Aït Mansour ░ TAMSOUT ░ TAFRAOUT

Lasciata la moderna Agadir alle spalle si viaggia in direzioine Sud entrando nella parte berbera del paese, il deserto comincia a comparire e si scopre un volto diverso del Marocco. Giunti a Tiznit e parcheggiati i camper si visiterà questo delizioso paesino che non mancherà di affascinarci con la sua architettura che muta rispetto a ciò che si è visitato e con l'artigianato specie l'argento. Dopo pranzo si riprende il viaggio tra Palmeti, granito rosa, case in terra incastonate sui fianchi di montagne rocciose, pietra, olivi, Argan e mandorli in fiore. 107 km lungo la R104, una delle strade più spettacolari del Marocco che da Tiznit conduce a Tafraout per ammirare spettacolari rocce che dominano la cittadina con scenari mozzafiato. Lungo il percorso si attraverseremo le Gole di Ait Mansour ricche di corsi d'acqua e palmeti arrivando fino a Tamsout per poi dirigersi al camping di Tafraout all'interno della città si sosterà per trascorrere la notte dopo aver assistito al tramonto rosa

TAPPE GIORNO 7

TIZNIT

La città di Tiznit è piuttosto bella e lascia spesso sorpresi i turisti che la visitano. Le mura che circondano la vecchia medina sono particolarmente impressionanti e spettacolari. Una bella fonte d'acqua, chiamata fonte blu, attraversa la medina, alimentando così i tanti bei giardini che ricoprono la città. Durante il mio viaggio in Marocco , si resta incantati da questa vera e propria oasi nel cuore del deserto. Situata a soli 16 km dal mare, questa città rappresenta una bella opportunità per una bella escursione, per chi va in vacanza al mare nel sud del paese. La specialità di Tiznit è l'argenteria : non dimenticare di fare qualche acquisto presso qualche bottega artigianale in città.

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Aït Mansour

A 20 km da Tafraout un piccolo angolo di Paradiso, la Vallee d’Ait Mansour. La parola Paradiso non è usata a caso quando arrivi in un palmeto così isolato da sembrare fuori dal mondo. Una gola percorsa da canali d’acqua limpidissima e una vegetazione così viva da farti dimenticare per un attimo di essere a pochissimi km dal deserto; il silenzio di questo Paradiso terrestre è interrotto solo dal richiamo alla preghiera. Un luogo magico.

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Tamsaout

A soli 2 Km da Ait Mansour il punto di arrivo da cui tornare indietro delle suggestive gole che continuano ma con meno interesse oltre questa cittadina

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Tafraout

A Tafraout. Si raggiungono i 1000 metri e una vallata circondata da enormi montagne granitiche. La parola spettacolare può rendere l’idea? No. Una foto? Neanche. Benvenuti a Tafraout. O forse a Bedrock, perché sì, appena entrati in città si ha la netta sensazione di essere arrivati nel paese dei Flintstones. Questo è il regno delle babouches, ve ne accorgerete passeggiando nel suk: mille misure, mille colori. È anche il regno degli arachidi zuccherati. E infine, è il regno della tranquillità. Una panchina nella piazzetta centrale e una busta di arachidi per capire che la vita è una cosa davvero semplice. Tutto è lento, di quella lentezza che ti bracca e che ti fa passare dal sorseggiare un tè ad aspettare il tramonto seduta su un enorme roccia di granito rosa, nulla di più. Siamo in un altro Marocco, quello che non urla, non corre, non mercanteggia e che alle 21 è già a letto. Quello in cui la diffidenza iniziale lascia il posto ad un’ospitalità che definire sincera è troppo riduttivo. Non potete sapere se davvero vi piace il colore delle principesse fin quando non avrete visto per la prima volta il tramonto di Tafraout. Il rosa delle montagne si riflette su ogni muro, su ogni pietra, su ogni casa rossa, ocra e arancio della città colorando e accendendo ogni singola particella di luce. La posizione ideale dove assistere al tramonto è il punto più alto dell’hotel Les Amandiers o, ancora meglio, una delle rocce che circondano lo stesso hotel. Scalatele, scegliete la più comoda e godetevi lo spettacolo (se volete improvvisare un aperitivo poco marocchino sappiate che il bar dell’hotel vende birra locale). Dal balconcino del Le Marrakech, 128 Rue Ennahda avrete dritta davanti a voi la “testa del leone” scolpita nella parete sud della catena montuosa Jebel El Kest Group (perfetta per il climbing), di cui ne è diventata simbolo. Tafraout si inserisce nella Almen Valley. La strada che la percorre per 11 km devia verso caratteristiche kasbah e ksour; tra questi Oumesnat, il villaggio che ospita La Maisone Traditionelle, originale casa berbera nascosta tra le montagne

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Giorno 8

 

Giorno 8: ░ Kasbah di Tiout ░ Taroudant

Situato a breve distanza da Agadir, arriveremo alla città murata. Il nostro tour inizia con una visita a Tiout , un'oasi naturale enorme che copre più di 1.000 ettari con più di 20.000 palme. Qui è possibile visitare l'oasi e il modo in cui la gente del posto si sposta a dorso di un mulo. Dopo questa suggestiva esperienza si raggiunigerà Touradant una città fortificata

TAPPE GIORNO 8

Oasi di Tiout

Quando il sole batte sul Sous e imperativamente ha bisogno di trovare freschezza e ombra. Situato a pochi chilometri a sud-est di Taroudant e molto più verde di quello di Marrakech, il Palmeto di Tiout diventa un rifugio accogliente per un giro divertente su asini e muli. Con le sue 20'000 palme da dattero che si estendono a perdita d'occhio su 1'000 ettari e le sue colture ben irrigate, il Palmeto Tiout (a volte scritto come Tioute) sembra un'oasi. Lo deve alla fonte miracolosa che assorda il jebel. Incanalato con cura, ha favorito l'apparenza di un'immensità di verde, mentre le altezze sono aride. Gli abitanti dei sette villaggi che compongono il palmeto di Tiout coltivano principalmente cereali (grano, orzo, mais).

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TAROUDANT

Nel cuore della fertile valle del Souss, nella parte meridionale del Marocco, lungo la strada che collega Agadir, Ouarzazate e il deserto del Sahara, incontrerete la cittadina di Taroudant. Circondata dalle montagne dell’Alto Atlante e da quelle dell’Anti Atlante, Taroudant è una Marrakech in miniatura dove assaporare uno spaccato autentico di Marocco: circondata da bastioni di fango rinforzato lunghi 7 chilometri e mezzo, questa città mercato berbera sulla rotte delle carovane è famosa per il suo artigianato e i suoi souq, i migliori della parte meridionale del Paese, dove troverete meravigliosi gioielli e tappeti. La cittadina di Taroudant è anche un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta delle coste atlantiche a sud di Agadir che distano solo un’ora, delle montagne e delle oasi del Marocco

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Giorno 9

 

Giorno 9: ░ Marrakech

Spostamento e giornata interamente dedicata alla scoperta di Marrakech, la più magica delle città Imperiali. La Medina, la folla, la lingua incomprensibile, le donne velate, i giocolieri e gli incantatori di serpenti fanno della piazza Djmaa El Fnaa un vero spettacolo all'aperto. Una cena in piazza (facoltativa) ci farà vivere dall'alto questa magica atmosfera

TAPPE GIORNO 9

Marrakech la piazza Jamaa El Fna

C’è chi dice che non basta una vita intera per imparare a conoscere Jemaâ El Fna. Benvenuti nel cuore vivo di Marrakech, la piazza che è simbolo del Marocco più autentico. Cartomanti e misteriosi venditori d’acqua, maghi e cantastorie cercano di attirare l’attenzione con campanelli e inviti in lingua francese. Gli incantatori di serpenti hanno fatto di questo luogo il loro teatro quotidiano. Troppo difficile resistere al loro fascino. Fin dalla fondazione della città (quasi mille anni fa), la piazza offre questo spettacolo vivente all’ingresso della medina, nell’immensa area pedonale circondata da bar, ristoranti, boutique, che dal 2001 è riconosciuta dall’Unesco come patrimonio orale e immateriale dell’umanità. Il consiglio è di farsi guidare dall’istinto e dai profumi. Qui le culture d’impronta araba, berbera e sub sahariana si fondono e dall’alba al tramonto è un brulicare continuo di voci e colori, finché non si accendono le luci e iniziano i numeri di musicisti, acrobati o mangiafuoco, mentre in cielo salgono i fumi delle griglie e delle cucine delle bancarelle

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Giorno 10

 

Giorno 10: ░ Marrakech

Al Mattina raggiunta Piazza Jamaa El Fna, comincerà la visita guidata al Minareto della Koutoubia e giardini (esterno), le Tombe Saadiane (esterno), il Palazzo Bahia, la Koubba Almoravide . Serata con la cena tipica e spettacolo. Tra canti, danze tradizionali marocchine, danza del ventre, esibizioni di cavalli e cavalieri in una location da mille ed una notte.

TAPPE GIORNO 10

Marrakech

Un tour a piedi che vi porterà alla scoperta dei suoi angoli nascosti e dei suoi monumenti come il maestoso minareto della Koutoubia, un capolavoro dell’arte ispano-moresca, o la medersa di Ben Youssef, risalente al 1300. Con la nostra guida percorrerete il labirinto di vicoli stretti che ospitano i souq di Marrakech, come quello di Qassabine, pieno di articoli lavorati in giunco, frutta secca e spezie, oppure quello di Smarine, ideale per acquistare abiti e tessuti, e lasciatevi affascinare dai colori e dai profumi delle spezie, piuttosto che dagli artisti mentre lavorano il rame e il bronzo. La guida vi condurrà a piazza Djemâa el Fna dove incantatori di serpenti, cantastorie, acrobati, indovini e maghi vi attendono. Andrete alla scoperta della Medina, dei musei, dei monumenti, Palazzo el Bahia, le Tombe Saadiane, il cancello scolpito di Bab Agnaou solo per citarne alcuni, della storia e della cultura della seconda più antica città imperiale del Marocco. La Medina di Marrakech è il cuore geografico e spirituale della città rossa: edificata nel 1070 da parte della dinastia berbera degli Almoravidi, è delimitata a sud dai giardini della Moschea di Koutoubia e al suo centro ha la magica e brulicante di vita piazza Djemaa el Fna. I souq si rincorrono uno dietro l’altro per i vicoli stretti e tortuosi della Medina dove potrete ammirare numerosi monumenti imponenti come la Kasbah fortificata originaria del 1185, il Palazzo Reale, il quartiere arabo, i grandi palazzi reali, oggi trasformati in musei o eleganti alberghi, le Tome Saadiane e molto altro ancora. Iscritta nella Lista del patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, la Medina di Marrakech è un vero e proprio museo a cielo aperto che si estende per 700 ettari e che ha saputo mantenere nel corso dei secoli la sua unicità urbanistica e architettonica. Le mura che circondano la Medina sono state costruite nel 1126 e anche i palmeti, che si trovano ad oriente rispetto alla città e che coprono una superficie di 13 mila ettari, possono essere fatti risalire a quel periodo.

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Cena e Spettacolo Danzante e Equestre

Affascinati dalle canzoni e dai balli dei gruppi folk, si mangerà ascoltando e vedendo qualcosa di veramente eccezionale: un intrattenimento unico offerto in un'arena grande come un campo da calcio, una bella sfilata, indimenticabili acrobati fantasia, canti e danze tradizionali ... Tutti questa magia al suono di una musica accattivante ... Magica! Magnifico! Memorabile! Chez Ali è tutto questo in una volta. Nel corso degli anni, la reputazione di questo spettacolo si è espansa in tutto il mondo ed è diventata un'attrazione da non perdere durante il soggiorno a Marrakech. I ballerini, musicisti, acrobati, cavalieri, maghi, tutti vivono e condividono le loro passioni con entusiasmo. Alcune sere si può persino vedere un tappeto volante che trasporta un Sultano che viaggia per la sua strada ... Degno di 1001 notte ...

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Giorno 11

 

Giorno 11: ░ Lago Bin El Oudane

partenza per raggiungere una nuova tappa non turistica del tour Bin El Ouidane, il luogo più Estremo del Mondo , dove il tempo si è fermato a più di 2000 anni fà. Un giro in barca che proietterà nel giurassico tanto da non meravigliarsi se all'improvviso spunta un Dinosauro. Un te alla mente sulla terrazza del caffè che si affaccia sul Lago e rientro in camping per la serata

TAPPE GIORNO 11

Bin El Ouidane

Bin El Ouidane è il luogo più Estremo del Mondo , dove il tempo si è fermato a più di 2000 anni fà. Il Lago si trova disperso tra le Montagne dell'Enorme e Desolata catena montuosa dell’ Atlante Marocchino , che ricorda gli altopiani Tibetani dell’Himalaya…l'acqua potabile del bacino arriva dalle montagne intorno al lago, che raggiungono e superano anche i 4000 mt di altitudine…. proprio pèr queste Caratteristiche Uniche, il Lago è diventato in breve tempo un Luogo di Culto per la maggior parte dei Carpisti più Appassionati del Mondo ....Distanze Stratosferici all'Orizzonte ,un Lago con Oltre 65Km di Sponde di Roccia Rossa..!!!!!! in gran parte Inesplorate ,Profondità Pazzesche……il Lago raggiunge in alcuni punti i 180mt di profondità..!!!!!! e popolato da un ceppo di carpe giovani , ma che crescono ad una velocità incredibile ......... Il record attuale è di 33.400 kg , pesci da 20 kg e più sono all'ordine del giorno non sono ancora stati scoperti al mondo luoghi come BEO per pescare carpe .... tornerai indietro nel tempo di 2000 anni .. !!!!! ..

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Giorno 12

 

Giorno 12: ░ Cascate d'Ozoud

Partenza per raggiungere le cascate d’Ozoud con i loro 110 metri di altezza sono le più alte del Marocco e sono uno spettacolo di grande bellezza all’interno di un’area ricca di vegetazione, piccole piscine naturali e ulivi. Completa l’escursione una navigazione su delle imbarcazione realizzate in maniera artigianale dai locali con materiali di riciclo davvero particolari che li rendono unici

TAPPE GIORNO 12

Cascate d'Ozoud

Un oasi naturale e lussureggiante, incastrata in una valle rurale tra montagne di arenaria rossa, come rosso è il colore delle acque del fiume, in una valle fertile e incantata dove si trovano ulivi, mandorli, fichi, melograni, frantoi, pecore e scimmie. I Berberi chiamano queste posto le Cascate dei Mulini, proprio per i tanti mulini ad acqua presenti lungo il corso del fiume. cascate di ouzoud marocco La principale attrattiva turistica della regione, le più alte e suggestive cascate del Marocco e del Nord Africa, 3 salti d’acqua alte 110 metri, spesso accompagnati dall’arcobaleno. Nei laghetti balneabili sotto la cascata si può nuotare e tuffare. Ci sono tanti turisti marocchini, ma pochissimi quelli occidentali, che vengono qui principalmente per fumare il kif tutto il giorno. Con le macchine e i bus si arriva in un grande spiazzo – parcheggio da dove partono i sentieri per le cascate che sono solo pedonali. Un canyon lungo il fiume, con una strada panoramica dove ci sono: – Camping, con capanne rudimentali di bambù e canne e qualche tenda usata – Ristorantini, spartani e semplici molti con vista e terrazza sulle cascate, che fanno un ottima cucina berbera, te alla menta, tajine – Mercati artesanias e negozi improvvisati di souvenirs Le Cascate di Ouzoud sono un posto è unico, originale, tranquillo, silenzioso ma anche psichedelico e mantrico, la gente, i ragazzi che ci lavorano sono un misto tra Berberi e Rasta Giamaicani e si chiamano Pueblo Mexican.

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Giorno 13

 

Giorno 13: ░ Passo di Tizi n'Tichka ░ Telouet

Per raggiungere la località di Telouet, percorreremo la panoramica strada che transita dal passo di Tizi-n-Tichka, valico sui monti dell'Atras, all'altezza di 2200 metri. Dopo un percorso un po sconnesso compreso il guado di un piccolo ruscello si giungerà a Telouet. Punto di massima attrazione è la qasba costruita dal 1860 dalla tribù berbera dei Glaoua, accanto ad una vecchia qasba i cui resti sono ancora oggi visibili. La serata sarà a tema dove tutti i partecipanti indosseranno abiti berberi danzando al ritmo delle percussioni

TAPPE GIORNO 13

Passo di Tizi n'Tichka

Passo di Tizi n'Tichka Il percorso del Tizi-n-Tichka è davvero straordinario e affascinante: si passa da un paesaggio verdissimo punteggiato da boschi salendo tra tornanti impressionanti, fino al passo con verdi pascoli circondati da montagne imponenti, per poi scendere nel versante di Ouarzazate attraversando un paesaggio arido e deserto. Il contrasto è davvero impressionante.

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Telouèt

Costruita fra il XIX e il XX secolo, è situata nel piccolo e strategico villaggio berbero di Télouet, nelle montagne dell'Alto Atlante in Marocco La Kasbah marocchina di Telouet è ubicata ai margini del piccolo villaggio di Télouet. Costruita dal 1860 e ampliata successivamente, le pareti della kasbah sono trattate con stucco e con zellige, mentre il legno di cedro dipinto è utilizzato per i soffitti. I tetti sono coperti da tegole in ceramica dipinta di verde. Il risultato è un insieme impressionante di edifici enormi, il cui interno mostra una ricchezza significativa. Occupa una posizione strategica nella catena montuosa dell'Alto Atlante, e i proprietari avevano il privilegio di trovarsi sul passaggio delle carovane di mercanti e presso delle miniere di sale.

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Giorno 14

 

Giorno 14: ░ Ait Benhaddou ░ Kasbah di Taourirt

Lasciata Telouet alle spalle inizia il trasferimento verso Ait Benhaddou una delle kasbah più esotiche e meglio conservate di tutta la regione dell'Atlante, utilizzata come set in una ventina di film, tra cui Lawrence d'Arabia, Gesù di Nazareth ed il Gladiatore Una sosta è d’obbligo alla Kasbah di Taourit di Ouarzazade la più grande della zona. Trasferimento in Campeggio

TAPPE GIORNO 14

Ait Benhaddou

La città fortificata, o Ksar, di Ait Benhaddou è uno dei 9 siti del Marocco che l’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità. Questa bellissima Ksar si trova lungo la strada del commercio che le carovane percorrevano attraverso il deserto del Sahara dal Sudan fino a Marrakech e oltre che essere un esempio lampante dell’antica architettura del Marocco meridionale è una meta da inserire assolutamente nel vostro itinerario in Marocco. La Ksar è un concetto abitativo tribale, tradizionale del Marocco pre-sahariano, composto da un gruppo di edifici costruiti nel 1600 con materiali organici, tra cui un ricco fango rosso, e racchiuso all’interno di alte mura dove ancora oggi alcune famiglie vivono. Ait Benhaddou è stata costruita su una collina, in modo da dominare la vallata, lungo le sponde del fiume Ounila, ai piedi delle montagne dell’Atlante, a 30 chilometri da Ouarzazate. Caratteristici del Ksar le torri angolari e i vicoli stretti che si arrampicano tra le abitazioni, le asbah di ricchi mercanti. Sulla sommità della collina svetta un grande granaio fortificato chiamato agadir. Questo straordinario complesso comprende anche una moschea, una piazza e il santuario del Santo Sidi Ali. In confronto ad altri ksour della Regione, il Ksar di Ait-Benhaddou ha preservato la sua autenticità architettonica per quanto riguarda la configurazione e i materiali e, nella parte bassa del paese, si possono osservare alcuni elementi decorativi. Situata nella provincia di Quarzazate, questo luogo unico compare spesso nei film ambientati in Marocco come ad esempio nei film Il gioiello del Nilo, Il Gladiatore e Alessandro.

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Kasbah di Taourirt

La Kasbah di Taourirt : per la sua importanza, la sua architettura e la sua decorazione, e' una delle piu' belle del Marocco (clasificata come monumento storico). Fu la piu' grande residenza di Glaoui, il pacha di Marrakech. Composta da edifici costruiti in terra e paglia, fiancheggiati da torri merlate e organizzati in piani sovrapposti. Sullo sfondo mura intonacate di rosa e abbellite con disegni geometrici. Si possono visitare alcune camere dell'antico appartamento dello Glaoui,che hanno conservato la loro decorazione originale fatta di stucchi dipinti e di soffitti in legno di cedro, tra le quali la sala da pranzo e la camera della favorita. Dalla terrazza, si ammira un panorama sul villaggio berbero fortificato di Tarourirt (datato del XIII secolo), sulla vallata e le sue oasi,e sulle montagne che si stagliano all'orizzonte.

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Giorno 15

 

Giorno 15: ░ Ksar Tamnougalt ░ kasbah des caids ░ Zagora

Partenza da Ouarzazate per raggiungere la vicina tappa di Tamnougalt dove si visiteranno il Ksar (Castello) su un altura che domina il paesaggio circostante sul palmeto e la Kasbah des caids location di numerosi film per la sua particolare architettura e bellezza. Successivamente si procederà per Zagora dove si sosterà per la notte

TAPPE GIORNO 15

Ksar Tamnougalt

Il castello di Ksar Tamnougalt sorge sulla riva sinistra del Draa, 4 km a sud di Agdz, si erge su un promontorio roccioso, una fortezza costruita nel XVI secolo, diventando la capitale storica della tribù berbera “il Mezguita” e sede del ragazzo sultano nella zona, la fortificazione di Tamnougalt è uno dei più antichi ksour ancora in piedi nella valle del Draa. Una fortificazione impressionante in uno stato di rovina ancora godendo di un panorama eccezionale. Grazie alla sua posizione strategica, all’uscita sud di Agdz , il Ksar Tamnougalt era a quel tempo in cui la rivalità tra le tribù berbere erano vividi, tanto funzione difensiva per proteggere la Valle del Draa contro saccheggiatori invasioni che commerciali, essendo sulla via carovaniera da Marrakech a Timbuktu. Baluardo Identificato adobe, l’accesso al villaggio è da una delle quattro porte che si aprono il Ksar. Il principale si affaccia su una grande piazza adiacente il marabutto. Questo storico Ksar è una piacevole sosta per scoprire. Il labirinto di corridoi e corsie talvolta coperti, porta a trame dove si sono svolte le celebrazioni precedenti, matrimoni e altri incontri tra gli abitanti dei villaggi. Sotto il Ksar, una porta monumentale alla base sepolta dalla sabbia, si apre sul parco e il fiume Draa, ci invita a passeggiate apprezzabili all’ombra di alte palme. All’interno della fortezza di Ksar Tamnougali sono costruite diverse kasbah, alcuni molto spettacolare nelle sue proporzioni e decorazioni, uniche in tutto il Marocco. La fortificazione di Ksar Tamnougalt è tra quelli da scoprire nei dintorni di Agdz., circondata da un muro di fango si deve attraversare una delle sue quattro porte imponenti cosi belle che fanno aprire gli occhi, mentre un labirinto di vicoli, a volte coperti, i vicoli ricchi di portici artisticamente battuti. Questi vicoli stretti fiancheggiate da case di mattoni, portando a piazzette dove un tempo la gente si trovavano. Nelle vicinanze, sul promontorio panoramico, il Glaoui Kasbah sembra sempre di vegliare la palma condiviso con il venerabile Ksar. Ogni anno la prima settimana di ottobre suscita moussem Ellama Tamnougalt, evento religioso e culturale che riunisce gli abitanti della Valle di Draa . Di fronte al Ksar, la kasbah di Glaoui domina la cima di uno sperone roccioso, abbracciando così una magnifica vista su questa parte del palmeto Draa e l’ Anti Atlas.

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kasbah des caids

La Kasbah des Caids fu costruita nel XVI secolo, nel piccolo villaggio di Tamnougalt nella valle dell'oasi Draa. Ai suoi tempi, Tamnougalt era strategicamente posizionato sulla Strada delle Spezie a Marrakech, rendendolo un vivace centro commerciale. Costruito con pietra, mattoni di fango e terra battuta, il villaggio si erge sovrastando i giardini di palme da datteri sottostanti. I giardini di palme prosperano lungo la valle del Draa che si estende per 150 km, fino al limite del deserto. In tempi recenti, il Tamnougalt è diventato una destinazione popolare per i turisti che viaggiano nel deserto del Sahara. Con gli studi cinematografici internazionali nelle vicinanze di Ouarzazate, Kasbah des Caids e Tamnougalt sono diventati un sito privilegiato per le location dei film.

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Zagora

Strade polverose, edifici di terracotta, cieli enormi. Zagora, nel sud-est del Marocco, è un luogo indissolubilmente legato al deserto del Sahara. Prende il nome dalla vicina montagna, Zagora era una volta una roccaforte del popolo Almoravid, e la loro eredità è ancora visibile nelle colline circostanti. Fuori dalla città si trova l'incredibile valle del Draa, che segue i meandri del fiume - un luogo indimenticabile in cui fitti boschetti di palme fiancheggiano i meandri del fiume, mentre la catena montuosa Jbel Saghro si erge sullo sfondo.

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Giorno 16

 

Giorno 16: ░ M’Hamid El Ghizlane

Partenza per raggiungere l'ultima citta a sud al confine con l'Algeria, M’Hamid El Ghizlane, immersa nel deserto roccioso sarà la tappa che permetterà di fare escursioni facoltative nel deserto, la maggiormante consigliata è in fuoristrada

TAPPE GIORNO 16

M’Hamid El Ghizlane

M’Hamid El Ghizlane è un piccolo villaggio molto calmo, un tempo tappa commerciale sulla rotta delle carovane sahariane. Passeggiando nel villaggio, ho osservato le vestigia di questo passato glorioso: per esempio la kasba el Allouj, che risale al XV secolo, costruita per controllare le carovane in partenza per la mitica TImbuctù. Oggi M’Hamid è visitata soprattutto per la sua vicinanza al deserto del Sahara. M’Hamid El Ghizlane è in posizione strategica per visitare le dune della regione: erg Chegaga a 50 chilometri, erg Ezahar a 65 chilometri, erg Esma a 80 chilometri e le dune erg Lihoudi ed el Mesouiria a 8 chilometri ciascuna da M’Hamid. Se erg Chegaga è la più conosciuta e visitata, a el Mesouiria, si potranno ammirare le sue dune di sabbia bianca disseminate di tamarindi, piccoli arbusti dai fiori rosa a spighe.

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Giorno 17

 

Giorno 17: ░ Rock Carvings Nkob ░ Tazzarine

Si torna verso nord direzione Tazzarineate per riprendere la strada per Merzouga viaggiando nella zona desertica del Marocco, Si effettuerà una sosta a Rock Carvings Nkob per fare un salto nella preistoria con incredibili disegni ed iscrizioni, Trasferimento in Camping per la sosta notturna

TAPPE GIORNO 17

Rock Carvings Nkob

A circa 20km a sud di Tazarine nel villaggio di Ait Ouazik si trova uno dei più grandi siti rupestri a cielo aperto di tutto il Marocco. Dalla strada principale si devia a dx per una 15 di km attraversando un paio villaggi ormai quasi disabitati, se non dai pochissimi fieri discendenti della tribù guerriera degli Ait Atta che si occupano principalmente alla coltivazione di cocomeri e meloni. Un tempo questa zona era una steppa e vivevano molti animali purtroppo ormai estinti. Il sito si trova in cima ad una collina con una splendida vista di tutta la vallata. I disegni rappresentano principalmente scene di caccia e figure geometriche. Ora fortunatamente c’è un guardiano che gentilmente ci ha offerto un thè e ci ha guidati lungo il percorso spiegandoci i significati dei vari disegni.Lui veglia giorno e notte attento che non vadano a rubare.

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Giorno 18

 

Giorno 18: ░ Gorges Boumalne du Dades ░ Gole del Tondra

Passando per la valle delle mille Kasbah e percorrendo spazi infiniti, colori, riflessi e soprattutto silenzio, si arriva a Boumalne du Dades le meravigliose gole dove le rocce si trasformano in un arcobaleno di colori. Qui la fusione uomo natura è perfetta, la strada si inerpica seguendo le sinuose curve e tornanti che con i mezzi che si arrampicano attraversando la nuda roccia rossa Africana, fino a giungere sulla terrazza che domina questo spettacolo. Tornati indietro e ripresa la strada principale si può ripartire con destinazione Tinghir per ammirare le Gole del Todra, alte montagne che si aprono per lasciare scorrere il fiume regalando uno scenario unico

TAPPE GIORNO 18

Gorges Boumalne du Dades

Uno dei posti più spettacolari e scenografici del Marocco è la Valle del Dadès, un canyon non lontano dalle gole di Todra, a 110 chilometri da Ouarzazate, nel cuore della valle delle rose, La Valle del Dades, o valle delle mille Kasbah, si è formata nel corso degli ultimi 600 milioni di anni attraverso le pareti delle montagne dell’Alto Atlante grazie al fiume Dades e da centinaia di anni è la strada principale tra il deserto e le antiche oasi commerciali del Tifilalt. I suoi paesaggi lunari vengono squarciati da numerose oasi, palmeti e bellissime Kasbah offrendo al visitatore uno spettacolare contrasto tra le brune formazioni rocciose e i colori brillanti di mandorli, fichi, noci e betulle. Le Kasbah disseminate in questa valle sono assolutamente da non perdere, bellissime quelle di Skoura, un’oasi meravigliosa con una stupenda vista sulla catena montuosa dell’Atlante, anche se la bellezza naturale della zona è il vero tesoro. Concedetevi del tempo, con una mezza giornata si possono fare delle belle escursioni a piedi, per esplorare i canyon nascosti come la gola de Miguirne dove è possibile trovare piscine naturali e sorgenti. Ricordate che il periodo migliore per visitare le Gole del Dadès è la primavera quando nella valle la natura è straordinariamente rigogliosa. Nella parte orientale delle montagne dell’Alto Atlante, in una parte remota del Marocco al confine con la catena montuosa del Jebel Sarhro, si trovano le Gole del Todra, uno dei canyon più spettacolari del mondo. Alte pareti di roccia rosa e grigia scavate dall’acqua vi si apriranno davanti agli occhi lasciandovi meravigliati dalla loro imponenza. In alcuni punti le scogliere alte fino a 300 metri si avvicinano a tal punto da rendere lo scenario ancora più spettacolare e una volta oltrepassato questo punto potrete raggiungere il bellissimo villaggio berbero di Tamtattouchte, a 42 chilometri dalla Gola di Dadès. Gli ultimi 600 metri delle Gole del Todra sono i più spettacolari e le pareti a strapiombo raggiungono i 160 metri d’altezza distanziandosi solo 10 metri. Le spettacolari fenditure nella roccia delle Gole di Todra sono il luogo ideale per il climbing visto che il calcare che le forma è molto duro e resistete. Fare tappa a Tinerhir, una cittadina a soli 15 chilometri di distanza dal canyon, adagiata in una valle scenografica.

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GOLE DI TODRA

Nella parte orientale delle montagne dell’Alto Atlante, in una parte remota del Marocco al confine con la catena montuosa del Jebel Sarhro, si trovano le Gole del Todra, uno dei canyon più spettacolari del mondo. Alte pareti di roccia rosa e grigia scavate dall’acqua vi si apriranno davanti agli occhi lasciandovi meravigliati dalla loro imponenza. In alcuni punti le scogliere alte fino a 300 metri si avvicinano a tal punto da rendere lo scenario ancora più spettacolare e una volta oltrepassato questo punto potrete raggiungere il bellissimo villaggio berbero di Tamtattouchte, a 42 chilometri dalla Gola di Dadès. Gli ultimi 600 metri delle Gole del Todra sono i più spettacolari e le pareti a strapiombo raggiungono i 160 metri d’altezza distanziandosi solo 10 metri. Le spettacolari fenditure nella roccia delle Gole di Todra sono il luogo ideale per il climbing visto che il calcare che le forma è molto duro e resistete. Se visitate questa popolare destinazione turistica potete fare tappa a Tinerhir, una cittadina a soli 15 chilometri di distanza dal canyon, adagiata in una valle scenografica. - https://www.marocco.org/gole-todra/

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Giorno 19

 

Giorno 19: ░ TINGHIR

Nel pomeriggio si visita l’oasi con la sue palmieraie che si estendono per una trentina di km tra le bellissime montagne color ocra dell’ “Alto Atlante” e Jebel Saghro.

TAPPE GIORNO 19

TINGHIR

Tinghir Questa ridente e pacifica cittadina si trova all’interno della splendida oasi di Todra, nel sud marocchino. La sue palmieraie si estendono per una trentina di km tra le bellissime montagne color ocra dell’ “Alto Atlante” e Jebel Saghro. Il nome “tinghir”significa infatti “ delle montangne” in lingua berbera. La più antica zona fortificata, la Kasbah di el Glaoui, conserva la maggior parte delle case tradizionali realizzate con mattoni di fango e offre una splendida vista panoramica sulla cittadina e il resto dell’oasi. Nella parte di Ksar si trova la moschea-madrasa di Ikelane, passata per un recente restauro. Se passate da queste parti di lunedi consigliamo di non perdervi il coloratissmo mercato settimanale, uno dei più grandi della regione. A 15 km a nord di Tinghir si trovano le famose Gole di Todra, altra attrazione da non perdere.

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Giorno 20

 

Giorno 20: ░ Rissani ░ Merzouga Erg Chebbi

Appena partiti si raggiungono le gole del Todra, per ammirare gli spettacolari paesaggi che la natura può creare. Si prosegue per visitare Rissani e il suo mausoleo ma specie la sua ottima pizza berbera bevendo the alla menta.. Finalmente si arriva nel deserto qui si è ai confini con l'Algeria con le dune più belle e più alte del Marocco. Dopo aver conosciuto la gente sua gente, visto i dromedari allo stato brado e assaggiato il loro latte, nel pomeriggio si parte con i dromedari nel deserto per trascorrere una suggestiva e magica notte sotto le stelle fra le dune villaggio tipico berbero. La serata è allietata da cena tipica marocchina, da balli e canti berberi.

TAPPE GIORNO 20

Merzouga

Ai margini del deserto del Sahara, a soli 50 chilometri dal confine con l’Algeria e a 30 chilometri da Erfoud, si trova la piccola cittadina di Merzouga, un’oasi immersa tra giganti dune di sabbia fine che raggiungono anche i 250 metri di altezza e si estendono per oltre 20 chilometri. Merzouga si trova lungo la strada delle carovane, vicino a Erg Chebbi, la duna più alta del Marocco, ed è la meta ideale per tutti coloro che desiderino fare un safari in cammello nel deserto, in modo da avere un’assaggio della vita berbera, e trascorrere una notte nel Sahara. All’alba e al tramonto regala ai viaggiatori uno spettacolo di luce meraviglioso che sfuma dal giallo oro, al miele e all’ocra. A Merzouga avrete l’occasione di gustare una cena a base di tagine tradizionale, pane e verdure, concludere il pasto con la frutta fresca del deserto. Una tappa immancabile in ogni viaggio in Marocco!

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RISSANI

Rissani è l’ultimo centro abitato importante nel Sud-Est del Marocco, nella provincia di Errachidia, nella regione di Meknès-Tafilalet. Si trova nei pressi di Erfoud ai margini dell’Erg Chebbi, il maggiore deserto di sabbia in Marocco. L’attuale centro abitato conserva alcune testimonianze del suo glorioso passato di capitale e di città santa: il Mausoleo di Moulay Ali Cherif, chiuso ai non musulmani, è stato rapidamente ricostruito dopo la sua distruzione nel 1955 in seguito a una piena del fiume Ziz
; le rovine dello ksar Abbar, costruito all’inizio del XIX secolo come residenza della famiglia reale; lo ksar Oulad Abdel Halim, ancora oggi proprietà della famiglia reale, uno dei meglio conservati del Tafilalt; la bellissima porta in pisé di Serghine. Altra attrazione di Rissani assolutamente da non perdere è il suo suq, organizzato in settori (abbigliamento, oggettistica, bestiame, spezie, datteri…). Il mercato si tiene il martedì, il giovedì e la domenica, un mercato per gli abitanti e non solo per i turisti. Qui sembra che tutti si conoscano, si salutano, si abbracciano, le donne sono quasi tutte vestite nei loro abiti tradizionali. Le famiglie e i commerciati usano dei mezzi pittoreschi per andare al mercato, l atmosfera è molto diversa dagli altri suq in Marocco, più autentica. Rissani è circondata dal più esteso palmeto di tutto il Marocco, con oltre settecentomila palme da dattero e panorami bellissimi che preannunciano già la vicinanza del deserto… un posto meraviglioso tutto da scoprire!

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Giorno 21

 

Giorno 21: ░ MERZOUGA

Dopo la notte nel deserto ci sarà il relax in piscina presso il Riad dove si effettuerà la sosta

TAPPE GIORNO 21

MERZOUGA

Ai margini del deserto del Sahara, a soli 50 chilometri dal confine con l’Algeria e a 30 chilometri da Erfoud, si trova la piccola cittadina di Merzouga, un’oasi immersa tra giganti dune di sabbia fine che raggiungono anche i 250 metri di altezza e si estendono per oltre 20 chilometri. Merzouga si trova lungo la strada delle carovane, vicino a Erg Chebbi, la duna più alta del Marocco, ed è la meta ideale per tutti coloro che desiderino fare un safari in cammello nel deserto, in modo da avere un’assaggio della vita berbera, e trascorrere una notte nel Sahara. All’alba e al tramonto regala ai viaggiatori uno spettacolo di luce meraviglioso che sfuma dal giallo oro, al miele e all’ocra. A Merzouga avrete l’occasione di gustare una cena a base di tagine tradizionale, pane e verdure, concludere il pasto con la frutta fresca del deserto. Una tappa immancabile in ogni viaggio in Marocco!

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Giorno 22

 

Giorno 22: ░ Erfoud ░ Source Bleue

Al mattino lo spettacolo delle dune sotto il primo sole è unico e resta impresso nella mente per sempre, le foto non riuscono ad intrappolare una simile emozione. Dopo la notte nel deserto ed aver ammirato il sorgere del sole, si torna in Riad con i dromedari, si fa colazione, Partenza per continuare la visita al grande Marocco. Prima di percorrere il Tunnel del Legionario scavato dai francesi in periodo colonialesi si attraversa la valle dello Ziz, dove lo scenario è incantevole. La tappa da raggiungere a Meski è Source Bleue. Una sorgente in un'oasi della quale si racconta che il suo colore, sia dovuto ai tuareg che un tempo venivano a lavare i loro vestiti e le loro sciarpe che sono color indaco e, perdendo il colore, rendevano le acque cristalline della sorgente, color blu Si prosegue poi per Midelt per la sistemazione in Hotel.

TAPPE GIORNO 22

Erfoud

La cittadina di Erfoud si trova nel sud del Marocco, non lontano dal confine con l’Algeria, ai piedi dell’Alto Atlante, sulla strada delle mille Kasbah. Erfoud si trova proprio alle porte del deserto e spesso è avvolta da forti tempeste di sabbia che si insinuano fino al suo centro. Sono due le attrazioni principali della città, il festival dei datteri e l’industria di marmo, nota per i fossili marini risalenti 360 milioni di anni fa, ma Erfoud è anche un ottimo campo base per andare alla scoperta del deserto e dei suoi paesaggi straordinari e infiniti. Le cave di marmo sono molte e belle e a soli 15 chilometri dalla città. Qui viene estratto un marmo nero meraviglioso. Non lontano dalla città si trova Borj Est, un’altura che domina la vallata e offre un’incredibile vista sulle oasi, il palmeto di Tizini e le dune del deserto che si tingono di rosa al tramonto. Ad Erfoud dovete assolutamente provare un piatto tradizionale chiamato Kalia, uno stufato di montone o capretto cucinato con 40 spezie differenti e servito con uova, verdura e prezzemolo.

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Source Bleue

Il Tafilalet è una regione nel sud-est del Marocco, caratterizzata da un insieme di oasi. Una di queste, Aoufous, accoglie un’incredibile biodiversità di datteri e i suoi abitanti praticano ancora l’agroecologia tradizionale tipica dell’area, chiamata “agricoltura a strati”: le famiglie curano le palme, sotto le quali crescono olivi e melograni, sotto i quali sono coltivate verdure in rotazione con l’orzo, il grano e l’erba medica per gli animali. Ad Aoufous ha sede la cooperativa El Waha, composta da 67 donne, che si occupa della coltivazione, trasformazione e commercializzazione dei datteri. Sebbene possano essere consumati sia freschi che secchi, i datteri tradizionalmente sono trasformati in una confettura prodotta artigianalmente e nel tahlaoute, tipica bevanda prodotta soltanto con succo di dattero e acqua. La comunità alleva anche ovini di razza d’man. Giungeremo a Meski Source Bleue. Una sorgente in un'oasi della quale si racconta che il suo colore, sia dovuto ai tuareg che un tempo venivano a lavare i loro vestiti e le loro sciarpe che sono color indaco e, perdendo il colore, rendevano le acque cristalline della sorgente, color blu. Vicino una Kasbah disabitata e non perfettamente conservata dalla quale è possibile ammirare un panorama unico

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Giorno 23

 

Giorno 23: MIDELT

Attraversando la Valle Del Draa con un panorama indimenticabile come rompi tappa verso Fes, sosteremo a Midelt. Nuova città fondata nel 1917 durante il protettorato francese, Midelt ha una popolazione di circa 50.000 abitanti. Antica città mineraria e militare, oggi Midelt trae le sue principali ricchezze dalla coltivazione delle mele e dal turismo, con il passaggio degli autobus diretti verso il deserto. Midelt è nel cuore dell'Atlante, con una vista mozzafiato sui monti circostanti. Inoltre la città è una buona base per le escursioni nel massiccio dell'Alto Atlante.

TAPPE GIORNO 23

Giorno 24

 

Giorno 24: ░ Valle dei Cedri ░ Ifrane ░ Azrou

Viaggiando verso Fez, durante il percorso, la strada si tuffa in una natura lussureggiante e ricca di verde, tutto intorno crescono alti pini e si distendono verdeggianti prati rigogliosi, è qui che inizia la maestosa Foresta di Cedri. Le bertucce, sono una vera attrazione naturale in questa zona. tappa per assaggiare il formaggio di capra presso un caseificio familiare e poi continuando il viaggio si giungerà a Ifrane è una graziosa località del Marocco a più di 1.700 metri. Soprannominata la Piccola Svizzera non solo perché d'inverno si scia ma per la sua atmosfera Europea. Ripreso il percorso si arriverà a quella che sarà la tappa per la sera Azrou, prima di entyrare in camping una foto con le famosissime teieri giganti proprio davanti l'ingresso

TAPPE GIORNO 24

Valle dei Cedri

Tra gli alberi la strada ci conduce a paesaggi suggestivi e noi attentamente esploriamo tra le fronde attenti ad avvistare qualche piccola scimmia. Le simpatiche bertucce non si fanno attendere e dopo pochi chilometri ne avvisteremo alcune che ci osservano comodamente sedute lungo la strada. Accostiamo e scendiamo per vederle meglio, ne approfittiamo per scattare qualche foto, respirare la fresca brezza che spira tra i cedri ed osservare curiosamente i piccoli umanoidi. Accorgendosi delle attenzioni che dedichiamo loro, alcune scimmie si avvicinano e ci osservano a loro volta, chissà, magari siamo noi lo spettacolo di oggi, mentre altre più timide, o desiderose di proteggere i propri cuccioli, si defilano con discrezione ritirandosi nella macchia. La loro attenzione non è disinteressata, stanno cercando di capire se abbiamo qualcosa da tirare loro da mangiare, e non gli va male, sperchè ci saremo procurati delle noccioline il giorno prima.. Indubbiamente la sensazione che ci coglie stando ad ascoltare la natura è l’impressione di divenire una cosa sola con essa, il rumore del vento tra gli aghi dei pini ispira alla meditazione e qui, sulle cime dell’Atlante, lontano dai rumori della civiltà, si può sentire la voce vibrante del pianeta che solo la magnificenza della natura può rendere manifesta. Come in uno specchio le scimmiette, a noi tanto simili, si radunano a qualche metro di distanza da noi e si siedono ad osservarci. Dietro le quinte alcune mamme stringono i propri cuccioli, mentre i giovani membri del gruppo, pare una grande famiglia, giocano a rincorrersi sui rami più alti. Lentamente, per non spaventarle, risaliamo in macchina e torniamo sui nostri passi, diretti a sud, verso gli aridi deserti rocciosi. Dopo aver attraversato la foresta dei cedri, abitata dalle bertucce bianche, che è una delle zone verdi più belle,

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IFRANE

Se pensiamo a neve e freddo l'ultimo continente che ci viene in mente è l'Africa. Eppure tra le montagne del Marocco, ci sono cime che superano i 4.000 metri. Tra queste catene montuose c'è Ifrane, cittadina chiamata "Piccola Svizzera".Ifrane è una graziosa località del Marocco a più di 1.700 metri. Soprannominata la Piccola Svizzera non solo perché d'inverno si scia ma per la sua atmosfera Europea. Qui non troverete Bazar, ma giardini, chalet di montagna e uno stile alpino chic. L'aria pulita, l'ordine, la fanno davvero assomigliare ad una piccola cittadina svizzera. Il livello di igiene è altissimo e si trovano bidoni della spazzatura ogni cinquanta metri: dite che è "abbastanza" Svizzera?! Tutto ciò deriva dal fatto che Ifrane è stata istituita nel 1929 durante il protettorato francese.

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Giorno 25

 

Giorno 25: ░ Meknes

Trasferimento per la visita della città Imperiale di Meknes. Addentrandosi nella città attraversando le strette e tortuose stradine della Medina accompagnati dalla nostra guida, si ammirano i grandiosi edifici della città imperiale. Qui tutto rispecchia la sua antica funzione di centro del sultanato del Marocco. Visita del Granai, Palazzo dell’acqua, le Prigioni dei Cristiani, passeggiata nella città imperiale, ed in fine il Souk.

TAPPE GIORNO 25

Meknes

La città imperiale di Meknes è iscritta dall’Unesco tra i monumenti Patrimonio dell’Umanità. Meknes è anche conosciuta come la Versailles del Marocco o la città dei cento minareti. Il complesso cittadino è un meraviglioso esempio di commistione tra architettura spagnola e araba e parte della città, come ad esempio le grandi porte, furono costruite con materiali saccheggiati dal sito archeologico di Volubilis. La città di Meknes è stata la prima grande opera della dinastia alawita ed è oggi considerata una testimonianza esemplare delle città fortificate del Maghreb. Circondata da imponenti mura, lunghe 40 chilometri e con i bastioni che raggiungono i 15 metri d’altezza, intarsiate da 9 porte monumentali, al suo interno passeggerete tra stupendi edifici in stile ispano-moresco risalenti al 1600. Il tessuto urbano di Meknes è unico nel suo genere ed è composto dalla Medina, dalla Kasbah, da 25 moschee, da 10 bagni turchi e numerosi granai e palazzi. Il ricco passato imperiale di Meknes è tutt’oggi facile da apprezzare grazie ai numerosi monumenti che la città custodisce. Oltre ai souq, non grandi come quelli di Fes o Marrakech ma ugualmente interessanti e vivaci, questa città disegnata dal sultano Moulay Ismail, che la ha trasformata da centro provinciale per una spettacolare capitale imperiale durante nel tardo 17° secolo, Meknes è ricca di bellissimi palazzi, stupendi giardini, case con balcone del quartiere ebraico, angusti vicoli della vecchia mellah e molto altro. Nell’angolo occidentale della Medina si trova la piazza el Hedim dove la leggenda vuole che gli edifici furono demoliti dal sultano per far posto a questo piazzale imponente che doveva fungere da ingresso alla sua residenza costruita, ancora sempre le narrazioni, con materiali da costruzione proveniente dal vicino sito archeologico di Volubilis.

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Giorno 26

 

Giorno 26: ░ Fes

Trasferimento a Fes per la visita guidata della più antica delle città imperiali definita simbolo del Marocco. Lungo il percorso si attraversa la foresta dei cedri, una delle zone verdi più belle abitata dalle bertucce bianche che prendono le noccioline dalle mani facendosi ammirare da vicino. Nel primo pomeriggio si giunge alla Medina di Fes el Bali (vecchia Fes) è una delle più grandi città medievali ancora esistenti al mondo. vicoli stretti e tortuosi, traboccanti di ogni genere di negozi e di artigianato, in un susseguirsi di decine di Mederse, Moschee, scuole Coraniche e concerie a cielo aperto le quali creano un paesaggio surreale grazie alle enormi vasche per la tinteggiatura delle pelli, dove chi ci lavora, ci si immerge, dando cosi l’impressione di essere un dannato negli inferi.

TAPPE GIORNO 26

FES

La città imperiale di Fez è divisa in tre parti, Fès el Bali o la Medina di Fez, Fès-Jdid o nuova Fez, sede della Mellah, il quartiere ebraico, e la Ville Nouvelle, la recente espansione francese. L’antica città fortificata medievale di Fes el Bali, la più grande e meglio conservata del mondo islamico, dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è un dedalo di stradine fiancheggiate da negozi, bancarelle e disseminate da numerose fontane. Per entrare nella Medina attraversate la porta Bab Boujeloud, magnifica con le sue maioliche blu e verdi, proseguite verso la Medresa Bou Inania, tra i più belli edifici religiosi del Marocco aperti ai non musulmani, e le Concerie di Fez. La Medina di Fez è disseminata di palazzi, medrese e moschee, meravigliosa la Moschea Karaouine, che i suoi artigiani hanno plasmato nel corso di mille anni. Molto interessanti anche il Museo di Dar Batha e il Museo Borj – Fes el Bali e Fes el Djedid, sono tra le fortificazioni medievali più estese e meglio conservate al mondo, tanto da essere stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Attraversando la porta principale della città, Bab Boujloud, risalente al 1913, un labirinto di vicoli tortuosi conducono al centro città ricco di scuole islamiche, come Medrasa Bou Inania, souq, fondouks, gli antenati dei caffè francesi, bellissimi palazzi, residenze, piazze con fontane e moschee tra cui l’imponente Moschea di Karouine. La città è un gioiello architettonico, un museo a cielo aperto, e unisce edifici dal sapore ispanico con quelli tipici marocchini e quelli del quartiere arabo. La Medina di Fez è sede anche della più antica università del mondo. Fez oggi è ancora il cuore culturale e spirituale del Marocco ma ha perso il primato politico a favore di Rabat nel 1912.

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Giorno 27

 

Giorno 27: Chefchouen La città Blu

Partenza per raggiungere la parte settentrionale del Marocco, a 110 chilometri a sudovest di Tangeri, nel cuore della catena montuosa del Rif, dove si trova la piccola e affascinante città di Chefchaouen. Anche chiamata la città blu, dal colore con cui sono state dipinte negli anni 30 del 900, secondo la tradizione ebraica, le pareti esterne dei suoi edifici.

TAPPE GIORNO 27

Chefchouen

Chefchaouen è una destinazione famosa per lo shopping. I suoi prodotti tipici sono i capi in lana, le coperte tessute, i mobili in legno di cedro e il formaggio di capra. In città noterete anche l’influsso architettonico andaluso che spicca nei tetti di tegole, nei balconi pensili e nei cortili. Questa pittoresca cittadina di montagna, fondata dagli spagnoli nel 1471 lungo la rotta commerciale che collegava Tetouan e Fez, ha una bellissima e vivace Mediana che si arrampica con tortuose stradine su per la collina.

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Giorno 28

 

Giorno 28 ░ TANGERI MED

Ritorno al Punto di Partenza di questo incredibile ed indimenticabile Tour al porto di Tanger Med per le formalità in dogana

TAPPE GIORNO 28

COSTI VIAGGIO

1890 € - 1 caravan o camper e 2 persone

1490 € - 1 caravan o camper e 1 persone

240 € - Bambini fino a 13,99 anni

GRATUITO € - Bambini fino a 3,99 anni

60 € - Assicurazione assistenza sanitaria, medicinali e bagagli (a persona)

QUOTA COMPRENDE
Accompagnatore Guida Italiano per tutto il tour
Sistemazione in Camping o area di sosta
Visita con guida locale ufficiale Tangeri
Visita con guida locale ufficiale Rabat
Visita con guida locale ufficiale Moschea Hassan II Casablanca
Visita con Guida locale Ufficiale Marrakech
Visita su asino nell'oasi
Visita con Guida locale Ufficiale Telouèt
Visita con guida naturalistica cascate d'Ozoud
Visita con guida turistica ufficiale Meknes
Visita con Guida Naturalistica palmeto Tinghir
Visita con Guida Turistica Ufficiale Fes
Cena Serata Berbera Telouèt
Ingresso Cisterna Portoghese
Ingresso Grotte d'Ercole
Ingresso della Chella
Ingresso mausoleo di Mohammed V
Ingresso Moschea Hassan II
Ingresso Marrakech Palazzo el Bahia
Giro in barca su Lago Bin El Oudane
Ingresso Kasbah di Telouet
Ingresso Kasbah di Ait Benhaddou
Ingresso Kasbah di Taourit
Ingresso scuderie Meknes
Ingresso Scuora Coranica Fes
Cena e notte nel Deserto
Deserto su dromedario
QUOTA NON COMPRENDE
Traghetti da e per Tangeri
Assicurazione assistenza sanitaria, medicinali e bagagli
Mance ed extra non specificate nelle sezioni la quota comprende
Polizza assicurativa veicoli (assicurarsi che l'assicurazione preveda già la polizza con copertura Marocco, in alternatica sarà possibile stipularla al porto di Tanger al costo di circa 100 euro
Escursione in fuoristrada deserto M’Hamid El Ghizlane
Tutto ciò che non è espressamente specificato nella "quota comprende"

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